Influenza della siccità estiva sugli incendi boschivi indotti dai fulmini

In un clima che sta cambiando, nei prossimi decenni gli incendi boschivi provocati da fulmini potrebbero aumentare in Svizzera. I nostri studi mirano a comprendere i modelli e le condizioni in cui si sviluppano questi incendi.

La problematica

Gli incendi causati dai fulmini hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo importante nella dinamica degli ecosistemi forestali di tutto il mondo, ad esempio nelle foreste boreali. In Svizzera, nei 19 anni dal 2000 al 2018 sono stati registrati 277 incendi causati da fulmini, pari al 12,5% del numero totale di incendi boschivi e all'8% della superficie totale bruciata. In estate però questa quota è molto più alta. Così, il 31% degli incendi e il 38% delle aree di incendio da giugno ad agosto nel periodo 2000-2018 sono stati causati da fulmini. La maggior parte degli incendi causati dai fulmini s'innescano in estate. Questo fenomeno naturale sembra essere particolarmente rilevante durante estati particolarmente secche, come dimostrano le statistiche per gli anni 2003, 2015 e 2018 in Svizzera. Per i mesi estivi dei prossimi decenni (CH2018) sono previste temperature più elevate e precipitazioni minori, mentre è probabile che le annate secche siano più frequenti. Questo scenario climatico può cambiare significativamente il regime degli incendi naturali nelle Alpi e aumentare il numero, la superficie e la gravità degli incendi causati dai fulmini. Per questo dobbiamo comprendere meglio i modelli e le condizioni in cui si sviluppano gli incendi indotti dai fulmini.

Risultati preliminari: nesso tra fulmine e incendio boschivo

In una prima fase abbiamo confrontato le ignizioni e i dati sui fulmini, o in altre parole, abbiamo cercato di trovare il fulmine che ha acceso il fuoco. Abbiamo usato due tipi di collezione di dati. Da un lato, abbiamo ottenuto informazioni sugli incendi naturali nel periodo 2000-2018 dalla banca dati sugli incendi boschivi, Swissfire. D'altra parte, i dati sui fulmini in Svizzera sono stati ottenuti dalla rete europea di cooperazione per il rilevamento dei fulmini (EUCLID). La scelta del fulmine che ha eventualmente innescato il fuoco non è un compito banale. La precisione della localizzazione dei fulmini può variare da poche centinaia di metri a qualche chilometro, e alcuni incendi possono bruciare per diversi giorni come "fuochi nascosti", poiché l'accensione dal momento del fulmine fino a quando la vegetazione brucia con fiamme aperte. Abbiamo finalmente confrontato diversi approcci e selezionato il più probabile fulmine "candidato".
 

Grafici e foto

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Le foto mostrano un incendio naturale in un bosco di larici nel Cantone Vallese. Il fuoco è stato scoperto e segnalato ai pompieri il 13 settembre 2018 alle ore 00.38, mentre con ogni probabilità il fulmine era caduto il giorno precedente alle ore 23.44 (circa un’ora prima). Foto: Marco Gerold (ispettore forestale del settore Sempione Sud delCanton Vallese)

Prossimi passi: modelli d'incendi causati da fulmine

Il passo successivo è quello di modellare la comparsa di incendi causati da fulmini. Stiamo raccogliendo dati sulla topografia, sui carburanti, sul clima e sulle condizioni meteorologiche, con particolare attenzione alla siccità e alle condizioni meteorologiche degli incendi (ad esempio utilizzando lo strumento di calcolo incendi del WSL). Stiamo progettando di applicare Maxent (maximum entropy modelling) per trovare la migliore combinazione di variabili che spiegano la probabilità di accensione causata da fulmini. Potenzialmente, questo lavoro può essere applicato per prevedere come potrebbero svilupparsi le tipologie d'incendi naturali in riguardo alle previsioni di cambiamenti climatici.

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