Con l’aiuto dell’SLF sulle tracce dei seracchi

Wentao Hu si trova presso l’SLF già da una settimana. “Ero molto nervoso quando sono atterrato a Zurigo”, ammette il venticinquenne cinese di Pechino. Niente di cui stupirsi, visto che è la sua prima volta in Europa. Anche lo choc culturale è stato grande all’inizio.

Wentao Hu sta scrivendo presso l’Institute of Tibetan Plateau Research una tesi di dottorato sui crolli di seracchi. Nell’estate del 2016, nell’altopiano del Tibet sono collassati nel giro di appena due mesi due ghiacciai adiacenti, dando origine a una gigantesca valanga di ghiaccio: un fenomeno che in queste proporzioni era sinora noto solo nel Caucaso russo. La prima di queste valanghe ha causato la morte di nove pastori e centinaia di animali. Una squadra internazionale di ricercatori, tra cui anche alcuni collaboratori dell’SLF, ha quindi iniziato a studiare la causa del collasso dei ghiacciai e a riprodurre il crollo di seracchi con il software di simulazione RAMMS (Rapid Mass Movement Simulation) sviluppato dall’SLF.

RAMMS è anche il motivo per cui Wentao Hu trascorrerà, su invito dell’SLF, un mese presso l’istituto di ricerca di Davos. In Tibet aveva già studiato la zona di distacco e il deposito della valanga di ghiaccio. Dagli scienziati dell’SLF intende ora imparare a usare il software per poter valutare meglio il rischio di ulteriori crolli di seracchi in Tibet. “Voglio scoprire perché lo scorso anno sono collassati i due ghiacciai. Questo potrebbe essere utile per poter prevedere meglio simili eventi in futuro”. Una volta tornato a Pechino, Wentao Hu insegnerà anche ai suoi colleghi come si simula una valanga con RAMMS, consolidando così ulteriormente la collaborazione tra il SLF e l’istituto di ricerca cinese. Sino ad allora avrà ancora tre settimane di tempo non solo per imparare a conoscere il software, ma anche per abituarsi allo stile di vita svizzero.