I cicloni distruttivi migrano verso nord

I cicloni tropicali si scatenano in regioni sempre più settentrionali. Lo dimostra uno studio condotto da un gruppo di ricerca internazionale sotto la direzione dell'Accademia delle scienze ceca e dell'Istituto federale per la ricerca sulla foresta, la neve e il paesaggio (WSL). Grazie agli anelli si è potuto analizzare danni causati da cicloni passati.

Le tempeste tropicali o cicloni (chiamati tifoni in Asia e uragani in America) causano danni considerevoli e molte morti, poiché spesso attraversano regioni densamente popolate. Finora le conoscenze sui cambiamenti a lungo termine dell'intensità del tifone sono state limitate, in quanto dati affidabili sono disponibili solo da pochi decenni (dagli anni '80). Tuttavia, si osservano sempre più spesso tifoni in regioni in cui si sono verificati raramente in passato. "Finora non è stato chiarito se tali cambiamenti rientrano nel quadro di una variabilità naturale a lungo termine o sono legati ai cambiamenti climatici", dice il primo autore Jan Altman del WSL e dell'Istituto di Botanica dell'Accademia Ceca delle Scienze (IB CAS). Lo studio di ricercatori cechi, russi, sudcoreani e svizzeri è stato pubblicato sulla rinomata rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Storia delle tempeste negli anelli degli alberi

Gli scienziati hanno determinato la variabilità delle tempeste passate analizzando anelli annuali provenienti dall'Asia orientale, dove l'IB CAS conduce studi a lungo termine. "Gli anelli degli alberi fungono da archivio in cui sono conservati tutti gli eventi importanti durante la vita degli alberi", spiega Jan Altman. I ricercatori sono stati in grado di ricostruire le perturbazioni degli ecosistemi forestali naturali causate dai tifoni lungo un gradiente nord-sud di oltre 1300 km dalla Corea del Sud alla Russia negli ultimi 200 anni.

I risultati indicano che nel corso del XX secolo le distruzioni da parte dei cicloni è avvenuta sempre più a nord, in regioni finora poco adattate ai tifoni. "I nostri risultati mostrano che le regioni colpite finora erano situate ai margini dell'influenza di tifoni", conclude Altman. "Di conseguenza, l'uomo e l'ambiente sono meno adattati e più suscettibili ai loro effetti".

(News dell'Accademia Ceca delle Scienze)

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