La "palma ticinese": una bellezza scomoda sotto la lente dei ricercatori

14.03.2023  | Gottardo Pestalozzi | News WSL

Mentre gli alberi decidui erano a riposo invernale, la Palma di Fortune (Trachycarpus fortunei) ha proseguito la sua attività fotosintetica e di sviluppo. Grazie a questo vantaggio competitivo, la sempreverde originaria dell’Asia si sta espandendo fortemente nel sottobosco delle foreste alle basse quote del Sud delle Alpi. L'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL ne ha studiato le conseguenze, proponendo nel contempo misure di contenimento.

In alcuni boschi ticinesi vicini alle zone residenziali sembra quasi di essere ai tropici. Le palme piantate nei giardini negli ultimi 50 anni hanno proliferato e in alcuni luoghi stanno soppiantando nel sottobosco le specie vegetali autoctone. Nell'ambito del programma pilota federale "Adattamenti ai cambiamenti climatici", i ricercatori del WSL hanno studiato questo fenomeno e i suoi possibili effetti sulle foreste toccate. Il rapporto finale dell'intero programma è previsto per maggio dall'Ufficio federale dell'ambiente UFAM. Oggi in anteprima pubblichiamo i risultati che riguardeno le palme invasive.

La palma di Fortune ha un impatto sul bosco e sulle sue funzioni

Il team di ricerca ha studiato la flora e la fauna di boschi con una presenza più o meno importante di palme.  Nei boschi con una maggiore densità di palme si è riscontrato un numero significativamente inferiore di specie vegetali, mentre la presenza di invertebrati non è minore. Le indagini hanno inoltre mostrato come una dominanza di palme nel sottobosco possa ridurre la funzione protettiva dei boschi, in quanto il loro sistema radicale non contribuisce molto alla stabilità del terreno. Diverso è il discorso nei boschi su pendii ripidi e rocciosi, dove  altri alberi non riescono a crescere e dove la palma può contribuire a proteggere dalla caduta massi. Per la loro caratteristica di accumulare foglie secche lungo il tronco, una densa presenza di palme può far aumentare l’intensità di eventuali incendi boschivi.

La sua distribuzione si concentra nelle aree periurbane

Attualmente la palma di Fortune è limitata alle foreste di bassa quota (< 900 m s.l.m.) della fascia periurbana. In futuro, tuttavia, potrà colonizzare anche altitudini maggiori, soprattutto in caso di un continuo riscaldamento del clima. I ricercatori del WSL ipotizzano che la palma continuerà a diffondersi in maniera importante e veloce in prossimità degli insediamenti, mentre la colonizzazione dei boschi più lontani dagli abitati e dai giardini sarà più lenta. Nei sottoboschi ombrosi la palma ha infatti una fioritura molto limitata ed è pertanto improbabile che a medio termine vengano a crearsi popolamenti estesi e densi distribuiti su tutto il territorio.

 

Una invasiva che piace dalla popolazione

Oltre agli studi sull’ecologia della specie, i ricercatori hanno condotto un'indagine a livello nazionale sulla percezione del Trachycarpus fortunei da parte del pubblico. Più della metà (59%) dei 2000 partecipanti valuta positivamente la presenza della palma e molti (54%) la considerano un simbolo del Ticino. Mentre i divieti di coltivazione e vendita hanno trovato scarso sostegno, altre forme di contenimento più blande come la rimozione delle infiorescenze, l’eliminare degli esemplari cresciuti spontaneamente in bosco o il ricorso a specie di palme sostitutive e non invasive trovano maggior sostegno.

Ottimizzazione dei metodi di lotta

Con una comunicazione mirata è possibile sensibilizzare la popolazione a una corretta gestione di questa apprezzata pianta ornamentale. Ma è comunque essenziale riuscire a tenere sotto controllo i popolamenti di palme in bosco, anche se la completa eradicazione al di fuori dei giardini non è realistica. I ricercatori raccomandano di puntare all’eliminazione degli individui presenti in ecosistemi ad alto valore naturalistico, come i boschi golenali  e di ridurre i popolamenti di palme di Fortune nei boschi di protezione, laddove ciò sia opportuno.

Per la rimozione delle palme presenti in bosco, il WSL ha sviluppato e testato un metodo efficace sia in termini di tempo che di costi: Per le palme adulte si tratta semplicemente di tagliare l’individuo al piede con una motosega. Per le palme giovani il cui cuore in grado di ricacciare è ancora sotto il livello del terreno è necessario procedere anche alla trapanatura della gemma apicale sul tronco tagliato. In Canton Ticino questo metodo è ora raccomandato e applicato anche dagli operatori di settore.


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