La Svizzera potrebbe ricavare più energia dal legname di scarto

13.03.2017  |  News

La Svizzera non sta sfruttando completamente un’importante fonte di energia pulita: con 173’000 tonnellate di legname di scarto, oggi il nostro paese potrebbe ricavare preziosa energia elettrica e per il riscaldamento, in aggiunta alle 644’000 tonnellate già in uso oggi. Lo conferma un’indagine svolta a livello nazionale dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL tra 567 aziende che operano nel settore della costruzione, dello smaltimento e del trasporto di questa materia prima.

Nel 2014 in Svizzera è stato prodotto circa un milione di tonnellate di legname di scarto1 – cioè legno proveniente da cantieri, demolizioni, rinnovazioni e trasformazioni così come disponibile sotto forma di imballaggi e scarti frantumati. Di questo milione, circa 817’000 tonnellate avrebbero potuto essere utilizzate per ricavare energia sostenibile. In realtà ne sono però state usate solo 644’000 tonnellate per produrre calore ed energia elettrica. Nel periodo di riscaldamento (da settembre a maggio) e considerando un rendimento dell’80%, il legname di scarto supplementare potrebbe essere usato per riscaldare circa 80’000 economie domestiche medie e alimentare con energia elettrica circa 40’000 alloggi medi.

I dati si basano su un’indagine svolta per la prima volta a livello nazionale in Svizzera tra 567 aziende che raccolgono, trasportano e/o smaltiscono legname di scarto. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL guidato da Oliver Thees ha indagato quanto legno inservibile è stato raccolto nel 2014 in tutte le regioni del nostro paese, quale percentuale è stata utilizzata per ricavare energia e quale invece è stata smaltita o venduta all’estero. In un rapporto appena pubblicato2, gli autori illustrano il potenziale degli scarti di legno sotto il profilo dello sfruttamento energetico e i possibili sviluppi futuri legati a questa materia prima.

Opportunità di una più elevata produzione energetica a livello regionale

Sulla base dell’indagine, i ricercatori hanno creato una banca dati consolidata che fornisce informazioni dettagliate sulle risorse regionali e nazionali, così come sull’utilizzo del legname di scarto. Secondo l’indagine, la maggiore quantità di legname di scarto per la produzione di energia sostenibile potrebbe essere sfruttata nel Cantone di Berna. Tuttavia, qui la quantità di legname di scarto trasformata in calore ed energia è già talmente alta che i valori attuali potrebbero aumentare solo del 7%. Le più alte quantità assolute di legname di scarto utilizzabili come ulteriore fonte di energia si trovano nei Cantoni Basilea Campagna (+95%), San Gallo (+43%), Soletta (+38%), Lucerna (+27%) e Zurigo (+13%). "Nell’anno 2014 in cui si è svolta l’indagine, in questi Cantoni la produzione di energia proveniente da legname di scarto avrebbe quindi potuto essere nettamente maggiore", ammette uno dei collaboratori del progetto Matthias Erni. Sulla base dei dati attuali dell’indagine, differenziati per le varie regioni, queste aziende potrebbero appoggiarsi sui risultati di questo lavoro quando pianificano le loro risorse.

Lo sfruttamento di più legname di scarto a livello nazionale aumenta il valore aggiunto

Sebbene in Svizzera esista già un sufficiente interesse nei confronti dello sfruttamento energetico di questo tipo di legno, nel 2014 circa un terzo del legname di scarto utilizzato in Svizzera è stato esportato all’estero. Questo legno viene usato dai trasformatori finali per produrre pannelli di truciolato o ricavare energia. Se invece venissero ricavati più calore ed energia dal legname di scarto direttamente nel nostro paese, si eviterebbero numerosi trasporti di legno all’estero, ottenendo in questo modo un risparmio di energia, una riduzione dei costi e un abbattimento delle emissioni di sostanze inquinanti. E dal momento che le risorse di legname di scarto stanno scarseggiando già oggi, sarebbe opportuno sfruttare completamente anche i potenziali supplementari e contribuire alla svolta energetica attraverso un maggiore valore aggiunto a livello nazionale per quanto riguarda lo sfruttamento del legname di scarto.

Il legname di scarto è un’ambita materia prima prodotta laddove i prodotti in legno hanno raggiunto la fine del loro ciclo vitale. Esso proviene prevalentemente da cantieri, demolizioni, rinnovazioni e trasformazioni, così come da imballaggi e scarti frantumati il cui contenuto di sostanze tossiche rientra nei valori indicativi per il riciclaggio o la combustione di legname di scarto (OTRif, 2005). Dal punto di vista imprenditoriale si considera tuttavia che per legname di scarto vada inteso tutto il legno che sia già stato usato una volta (Murer 2015). Rientrano in questa categoria anche i rifiuti di legno problematici e ingombranti. Nell’indagine citata, il termine legname di scarto viene utilizzato anche in questo senso.

Nell’ottica della svolta energetica, il centro di competenza SCEER BIOSWEET attivo nell’ambito di intervento «Biomassa» intende aumentare la quota di biomassa per l’approvvigionamento energetico della Svizzera. In questo contesto, l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL sta analizzando le risorse di biomassa lignificate e non lignificate così come il loro potenziale ai fini dello sfruttamento energetico. Tra queste rientra anche il legname di scarto.

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