Nuova cattedra CERC: movimenti di masse alpini

Al centro di ricerca CERC, che ha sede all’interno dell’SLF, insegna un nuovo professore: il 14 luglio 2022, infatti, il consiglio dei PF ha nominato Johan Gaume professore straordinario di movimenti di masse alpini. La cattedra è detenuta congiuntamente dal WSL e dal Politecnico di Zurigo.

Johan Gaume (classe 1985) ha studiato ingegneria meccanica e conseguito un dottorato in Scienze della Terra e ambientali presso l’Università di Grenoble. Dal 2019 è professore aggiunto all’EPFL, dove dirige lo SLAB, il Laboratorio di simulazione della neve e delle valanghe. Gaume svolge ricerche sull’innesco e la propagazione dei movimenti gravitazionali di masse, con particolare attenzione alla meccanica della neve e delle valanghe. Oltre alle valanghe di neve, utilizza modelli computerizzati per simulare anche altri movimenti di masse in ambiente alpino come la caduta di massi e i distacchi di porzioni di ghiacciai oppure la concatenazione di tali processi.

Gaume vanta già al suo attivo un numero considerevole di pubblicazioni. Inoltre, nel 2015 ha ricevuto una borsa di studio Ambizione assegnata dal Fondo nazionale svizzero (FNS), nel 2018 una fellowship Eccellenza Professorial dello stesso Fondo e nel 2020 è stato premiato con un SNSF Spark Award.

La nomina di Gaume rappresenta una cattedra congiunta tra il Politecnico di Zurigo (Dipartimento di costruzione, ambiente e geomatica) e l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL, nell’ambito del nuovo centro di ricerca CERC che ha sede presso il WSL Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF. Il professor Gaume si troverà dunque a insegnare a Davos. Con la sua nomina, il PF e il WSL vanno a rafforzare in modo perfettamente riuscito i legami esistenti tra gli ambiti di ricerca dei pericoli naturali, della geomeccanica e della modellazione numerica. Anche Gaume auspica che si creino in tal modo delle sinergie: «Collaborando con i vari istituti di ricerca vorrei istituire al CERC un team riconosciuto a livello internazionale nel campo dei movimenti di masse in ambiente alpino». Un’altra priorità che sta a cuore al professore è il trasferimento delle conoscenze: «Per me è importante che la nostra ricerca di base confluisca poi nel lavoro pratico, che sia attraverso lo sviluppo di software e strumenti per la valutazione dei rischi oppure attraverso la formazione di esperti qualificati».

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