31.3.2017 | News
Oggi la Confederazione presenterà all’UNESCO la candidatura della “Gestione del pericolo di valanghe”. L’obiettivo è l’inserimento della nostra pluriennale tradizione nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Essendo uno degli organi promotori della candidatura, l’SLF ha partecipato insieme ad altri partner all’elaborazione del dossier sotto la guida dell’Ufficio federale della cultura.
In Svizzera la gestione del pericolo di valanghe ha una tradizione secolare. Le valanghe sono diventate una minaccia per l’uomo da quando quest’ultimo ha iniziato a popolare, ad attraversare o a vivere da turista il territorio alpino. Di conseguenza, sino ad oggi si è dovuto occupare di come proteggersi al meglio da questa minaccia.
Nel 2014 la Confederazione ha deciso di proporre all’UNESCO che la “Gestione del pericolo di valanghe” e altre sette tradizioni viventi della Svizzera vengano inserite nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Con queste candidature, la Svizzera intende richiamare l’attenzione nazionale e internazionale sulla ricchezza culturale del suo paese.
Negli ultimi due anni, l’Ufficio federale della cultura ha elaborato la candidatura “Gestione del pericolo di valanghe” insieme ai rappresentati del cantone Vallese, dell’SLF, del Club alpino svizzero (CAS), dell’Associazione svizzera delle guide di montagna (ASGM) e dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Alla stesura hanno inoltre partecipato anche associazioni e istituzioni austriache. Si tratta di una novità per la Svizzera, che con questo dossier proporrà per la prima volta una candidatura per la lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale insieme a un altro paese.
L’UNESCO valuterà la candidatura nel corso di una procedura che durerà diversi mesi. Presumibilmente nel novembre 2018 deciderà se la gestione del pericolo di valanghe verrà inclusa nella lista.
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