13.12.2024 | Sergi Gonzáles-Herrero | SLF News
Sergi González Herrero, scienziato dell'SLF, sta conducendo una ricerca in Antartide per due mesi. Da lì, presenta regolarmente relazioni in catalano per la Fondazione catalana per la ricerca e l'innovazione (FCRI), con l'obiettivo di appassionare alla scienza i giovani tra i dodici e i sedici anni. Anche l'SLF pubblica i suoi contributi.
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Andiamo in Antartide!!! Volete unirvi a me virtualmente? Ma prima, lasciate che mi presenti. Mi chiamo Sergi González e sono un meteorologo e ricercatore post-dottorato presso i WSL Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF di Davos, in Svizzera. Sono nato a Barcellona, città calda e senza neve sul Mediterraneo. Ma cosa ci fa un uomo di Barcellona nel bel mezzo delle Alpi svizzere? La mia ricerca si concentra sulla comprensione dell'evoluzione del clima nelle regioni polari e in alta montagna, con particolare attenzione alla neve; e quale posto migliore per studiare questo aspetto se non una città che è coperta di neve per cinque mesi all'anno.
Come ho già detto, andremo in Antartide. Questa sarà la mia quarta campagna. In precedenza, ho partecipato a due campagne come meteorologo nelle basi del Programma antartico spagnolo e ho lavorato a un'altra campagna per un progetto chiamato MICROAIRPOLAR per capire i microrganismi trasportati dall'aria e la loro provenienza. Ma questa campagna sarà diversa. Finora sono sempre rimasto nelle regioni costiere dell'Antartide, ma questa volta andremo in profondità nell'interno del continente. L'obiettivo è attrezzare una torre alta 30 metri con strumenti per studiare la torbidità, cioè la neve che si alza con il vento. Più avanti spiegherò in dettaglio perché è importante capire questo aspetto.
Trascorrerò i prossimi due mesi in Antartide. Ma questo viaggio è iniziato molti mesi prima, con i preparativi per la campagna. Dal marzo dello scorso anno, abbiamo pensato a quali strumenti installare, li abbiamo programmati, abbiamo pensato a come montarli sulla torre, li abbiamo testati e infine li abbiamo imballati per spedirli a destinazione. In una campagna come questa, non si può lasciare nulla al caso. Non c'è una seconda possibilità se si dimentica qualcosa, perché non c'è un negozio nelle vicinanze per acquistare pezzi o attrezzi. E nonostante ci fossimo preparati a lungo, alla fine abbiamo dovuto affrettarci per spedire tutti gli strumenti in tempo.
In questi giorni ho fatto tutto e sto preparando lo zaino con i vestiti e gli effetti personali che voglio portare con me. Il 16 dicembre prenderò un aereo per Città del Capo, in Sudafrica, e da lì volerò in Antartide il 20 dicembre. Mancano pochi giorni e sono molto emozionata ma anche nervosa perché voglio che tutto vada bene. Vi scriverò di nuovo quando sarò lì. A presto e non dimenticate di portare con voi un buon cappotto quando mi accompagnerete.
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